VISTO CHE LA ZIA MARTA NON SI MUOVE...

Tutto è nato dallo spaventoso incendio dello scorso settembre: ettari di bosco e macchia mediterranea in cenere, case minacciate dalle fiamme e residenti terrorizzati, una lunga striscia di fuoco che percorreva l’immediato entroterra del Levante fino quasi a lambire il mare.
Uno scenario apocalittico che aveva tenuto banco per giorni sugli organi di stampa.
Da lì, la riflessione: eliminiamo le condizioni di degrado che alimentano questa furia. E poi, l’impegno: facciamo qualcosa noi, visto che chi dovrebbe non interviene. Tipo la sindachessa Medusa.
E’ nata così l’iniziativa del “Gruppo Amici del Monte Moro”, che sabato 15 maggio ha organizzato una giornata di pulizia straordinaria del parco del monte posto sulle alture del Levante genovese.
L’iniziativa, patrocinata dal Municipio IX Levante, ha visto impiegati una sessantina di volontari, che sono riusciti a raccogliere oltre una tonnellata di rifiuti di vario genere, tra i quali spiccavano numerose carcasse di motorini ed autoveicoli.
L’iniziativa ha mobilitato molte associazioni che hanno inteso dare un segnale alla città e a chi la governa: dalle scuole “Padre Ottavio Assarotti”, all’Associazione Nazionale Alpini – Gruppo Genova Centro, sempre in prima fila quando c’è da lavorare in modo serio sull’ambiente, senza chiacchiere sui massimi sistemi, e l’Anffas.
La giornata di lavoro ha poi avuto anche un momento festoso, con una merenda da “Mille e una notte” offerta da “Gusto Giusto”, azienda di ristorazione veicolata.
A coronamento della manifestazione, che certamente avrà un seguito e nel corso della quale sono stati piantati anche simbolicamente alcuni alberelli, è stata celebrata una Santa Messa nella Cappella di Santa Chiara, officiata da Padre Pietro Fusi, Direttore delle Scuole “Assarotti”.

CHI RACCONTERA' L'ITALIA AI MONDIALI?

Todi è una di quelle città che fa dell’Italia un paese unico al mondo: una piccola capitale, racchiusa entro mura medievali conservate meglio di tanti ospedali degli anni settanta, con il Duomo e i palazzi pubblici, e anche quelli dei notabili del paese a dare lustro al piccolo centro.
Una cornice unica, dove si mangia e si beve in diretta relazione con quanto si vede, per un evento di grande interesse, ossia la presentazione, a cura del gruppo umbro dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, degli eventi mediatici che accompagneranno l’Italia calciofila nel periodo mondiale, in pericoloso – per le consorti – avvicinamento.
E così, accanto al presidente Remo Gasperini e al “regista” Giuseppe Occhioni, ecco Jacopo Volpi a raccontare cosa farà la tivù di stato e Massimo Corcione a rispondere con la ricetta di Sky. Ma anche Riccardo Cucchi, voce principe del football radiofonico d’oggi, a spiegare cosa combinerà la cara, vecchia radio, e poi i colleghi della carta stampata per chi vuole approfondire oltre i microfoni.
In platea, anche tanti studenti, ed in particolare i ragazzi del locale liceo classico: è tra loro la voce che ci racconterà i Mondiali del 2030, quelli che si è aggiudicato Marte?