Può un’associazione di
volontariato esprimere maggior senso della politica e delle istituzioni di
quanto facciano i partiti e gli enti preposti?
D’accordo, messa così è
una domanda retorica, e la risposta non può che essere: “sì”. Però non mancano
le buone ragioni per dire che le cose stanno proprio in questi termini. E’
evidente – anzi, è sempre più evidente – il distacco tra i cittadini e chi
dovrebbe rappresentarli. E per quanto certe forzature possano far accapponare la
pelle alle persone per bene, abbiamo la netta impressione che l’amnistia e il
patto di stabilità non siano in nessun modo le priorità della gente. Non quanto
le strade, la pulizia, l’illuminazione, gli autobus. Tutte cose che a Genova
funzionano proprio male, o non funzionano per niente.
Gente Comune,
associazione di volontariato civico che ha già alle spalle numerose attività di
riqualificazione urbana e una partecipazione – gloriosa e tutt’altro che
inosservata – alle elezioni comunali del 2012, ha promosso nei giorni scorsi il
recupero delle ringhiere di Corso Italia, ormai senza manutenzione da oltre
vent’anni.
Carteggiare e ridipingere, questo l’oggetto dei lavori, che hanno richiamato alcune decine di volontari anche da altre associazioni amiche. La gente che passava – e in Corso Italia ne passa… - si fermava, incredula e grata.
L’obiettivo è proseguire
e completare almeno il tratto fino al Lido entro la fine dell’anno, anche se a
tendere, se il numero dei volontari lo consentisse (e gli aiuti – vernici,
solventi, pennelli – aumentassero), l’ideale per gli organizzatori sarebbe
quello di completare i circa tre chilometri di marciapiede. Sulla pagina
Facebook di Gente Comune si trovano tutti gli avvisi e le indicazioni.
Certo, qualcuno potrà
obiettare: questo è qualunquismo della più bella specie. Può darsi. Se prendere
in mano le situazioni nell’inerzia grave, inane e per giunta arrogante dei
poteri costituiti è qualunquismo, Gente Comune ne interpreta bene il senso.
Aspettiamo allora qualche iniziativa simile o migliore dei “non qualunquisti”.
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