GERUNDIO IETTATORE, RIUSCIREMO A MANDARTI A CASA?

Non sarà facile mandare a casa il gerundio iettatore che ormai dai cinque, interminabili anni sta infestando la Liguria con la sua turpe presenza.
Il tipo non ci piace, e sembra incredibile che la gente della Liguria sia anche solo in parte disponibile a votarlo. Non mi dilungo sulle “qualità” di costui, a tutti note fin dai divertenti giorni della primavera 1993 (ne conservo gelosamente alcune foto, che mi vengono in aiuto quando sono di cattivo umore).
Che la Giunta da lui guidata (guidata?!?) nella passata legislatura (legislatura?!?) abbia fatto poche cose interessanti, quasi sempre dovute ad iniziative di persone in gamba, amici che stanno dall’altra parte ma galantuomini e ben lontani dalle prepotenze e dai marmelli del gerundio, è un dato di fatto.
Un recente opuscolo, scritto dall’emergente consigliere uscente Matteo Rosso, amico del Casello, assieme all’eterno Gianni Plinio, ha messo a nudo sprechi ed iniziative a dir poco bizzarre della maggioranza (speriamo) uscente. S’intitola “Gli sprechi della sinistra dalla A alla Z”, ed elenca in rigoroso ordine alfabetico come sono state spese alcune delle risorse che i contribuenti hanno messo a disposizione dei governanti regionali.
Tra le tante chicche, gli stanziamenti per la difesa del “Gulo Gulo”, che non è una tipica categoria di elettori di centro sinistra, ma un mammifero altrimenti noto come “Ghiottone” e quelli per le tante, troppe fiere e manifestazioni costosissime, poco e mal frequentate e senza costrutto per il futuro della regione.
Anche per questo – a prescindere da cosa si pensi del Premier e dei suoi problemi in Liguria è necessario cambiare. Pensiamoci bene: rivogliamo forse una voce tutta difetti di pronuncia e incapace di sorridere che ci parla di ottimismo e di futuro con un’espressione tra il funereo e l’ebete?
Qui al Casello vogliamo cambiare: basta gerundio e trapassato, guardiamo solo al futuro. E, assieme a Sandro Biasotti Presidente, spingiamo un giovane coraggioso: Matteo Rosso. Non gliene ha fatta passare una, come raccontato nel suo volume.

E' PRIMAVERA, ARRIVA UN FRESCO VENTICELLO DI FOGNA...

Non ci crediamo più. Possibile che ogni volta che si avvicina una tornata elettorale parta una campagna giudiziaria contro Berlusconi? E’ una cosa talmente rituale e ripetitiva che non si lascia più credere, ed in effetti sono tanti coloro che, anche a sinistra, nutrono forti perplessità sui contenuti di questa nuova “inchiesta”.
Ne riassumiamo, in breve, il nocciolo: il Premier – che qui, sia chiaro, non intendiamo difendere “a prescindere”, anche perché non ne ha bisogno – è sotto indagine per aver detto al telefono ad un membro dell’AgCom, Innocenzi, e al direttore del TG1 Minzolini, che è stufo di sentirsi diffamare ed insultare in continuazione da Santoro, e che quel programma così com’è fa schifo e meriterebbe di essere chiuso. Cose, tra l’altro, del tutto condivisibili. Vorrei vedere chiunque, se esistesse un programma radiotelevisivo fatto non per smascherare ribalderie assortite (ci sono: ad esempio Striscia la Notizia e le Iene su Mediaset, Report e per certi versi anche Chi l’ha visto sulla Rai, solo per citarne qualcuno), ma per parlare a senso unico solo di episodi, veri o più spesso presunti, che vedono protagonista un solo individuo, una sola parte, una sola fazione. Tanto per dire, un Santoro di destra che se la prendesse con Prodi – eppure di quel falso perbenista disonesto di cose da dire ce ne sarebbero state a bizzeffe – non è mai esistito.
Mutatis mutandis, sarebbe come se Mourinho venisse perseguito perché caccia i cronisti dalle proprie conferenze e venisse intercettato mentre chiede ad un amico direttore di testata che chiudano “Controcampo”. E non rileva la diversa posizione delle due persone citate: il comportamento è assolutamente uguale.
Insomma, anche stavolta la rilevanza penale è nulla. E forse anche quella politica ed umana. Ma parlarne a due settimane dalle elezioni può spostare pochi quanto essenziali voti degli indecisi, magari lasciandoli a casa. Anche per questo, con una sinistra senza idee che continua a ripetere che “gli italiani vogliono vedere trattati i loro problemi, non quelli di Berlusconi”, abilissima nel crearli, questi problemi, e quindi a far sì che questo argomento possa essere utilizzato, il Centro destra potrebbe fare tanto e non riesce a farlo: impossibile attaccare quando sei sempre costretto a difenderti. Anche se l’attacco arriva con un venticello di fogna.

I percorsi del Casello

Cari amici del Casello, dopo qualche settimana di silenzio ripartono le pubblicazioni sul nostro blog, sulla nostra arena virtuale che così tanti argomenti ci ha fatto dibattere in questi primi sedici mesi.
Non mi attardo sul periodo intercorso, sebbene cose ne siano successe, e anche tante, e anche strane: dalle firme per le elezioni alle Olimpiadi invernali, dagli Oscar a via Poma, tanto per ricordare qualcuno tra gli eventi clou. Proveremo a commentarne insieme quelli che più hanno destato l’attenzione del Casellante.
Parleremo anche delle elezioni regionali prossime venture, e di quanto sia necessario, direi quasi vitale, cercare di mandare a casa il “gerundius infelix”, specie animale che ha infestato la Liguria nell’ultimo lustro.
Inoltre ci sono nuove pubblicazioni che meritano la nostra attenzione, delle quali daremo conto fin dalla prossima settimana.
A tal proposito il Casellante non può non compiacersi dell’ottimo riscontro avuto dal “romanzo del Casello”, ossia “Il Casello nascosto tra gli alberi”, che trova spazio qui di fianco: grazie a quanti lo hanno comprato e letto, e ancor più a coloro che ne hanno commentato le pagine. E’ stato un piacere essere in vostra compagnia, e lo sarà ancor più in futuro.