L'AMBIENTALISMO COLLATERALISTA DI CASA NOSTRA

Da molto tempo il Casellante è arrivato alla conclusione che certe associazioni "ambientaliste" siano, in realtà, autentiche quinte colonne di ciò che resta della sinistra massimalista.
Apriorismi, battaglie contro il progresso, scelte incomprensibili (dov'erano questi signori quando si costruiva una delle reti autostradali più estese d'Europa, o quando si regalavano all'autotrasporto merci autentiche praterie? Ah, già... erano dei "loro"...): c'era un tizio, una macchietta, reponsabile di una delle principali associazioni del ramo (è il caso di dirlo), che a inizio duemila si era reso famoso  - e ridicolo, ma pur essendo una caricatura non faceva ridere nessuno, ed era anche piuttosto irascibile - per le sue posizioni di retroguardia su Terzo Valico, nuove linee, eccetera. E la crisi del 2008 era ancora di là da venire.
Ma, vuole un antico adagio, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E così, eccoli a sbottare, questa volta contro il prolungamento della metropolitana di Genova. Uno se li aspetterebbe a favore, e magari in crociata contro moto, furgoni, mamme al volante nelle ore di punta. Invece no: perchè la validità del mezzo da utilizzare è anzitutto soggettiva. L'avesse proposta qualcuna delle sciagurate giunte precedenti alti sarebbero saliti i peana. Ma la conclusione dell'iter è legata alla giunta Bucci, e quindi è sbagliata la scelta.
Non ne possiamo più. Ma coviamo la segreta speranza che prima o poi l'ambiente, l'habitat naturale, faccia il suo dovere...

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