ARMSTRONG: UN MOSTRO DEL CICLISMO?

Da Francesco, il nostro più assiduo notista, un sasso in piccionaia sulla carriera di Lance Armstrong, il corridore texano vincitore di sette Tour de France: un fuoriclasse o un furbastro?
Non mi sono mai stati simpatici gli americani, per mille ragioni: storiche, politiche, militari, cinematografiche, culturali, alimentari e sportive.
Proprio nell’ambito dello sport, ho trovato l’“americano tipo”, quello che è antipatico per forza.
Il suo nome è Lance Armstrong, un ragazzone texano, ciclista professionista dalla storia, personale e agonistica, infinita.
Ciclista di buon livello, ad un certo punto della sua vita si ammala di tumore, fa commuovere il mondo intero per la sua tenacia nel voler sconfiggere il cancro e risalire in bici.
Lance, che oggi ha 38 anni, ha però subito destato più d’un sospetto: torna in sella e diventa una “macchina” da guerra…anzi una bici a motore!
Molti colleghi lo accusano di assumere sostanze dopanti, mascherate dai farmaci che è obbligato a prendere per proseguire la terapia di prevenzione anticancro.
Vince Tour de France a ripetizione, 7 per la precisione…ma non riesce a vincere due rivali.
Il primo fu Marco Pantani: niente da fare, in salita il Pirata di Cesenatico aveva una marcia in più.
Nel 2000, al Tour va in scena la tappa più dura:il terribile Mont Ventoux.
Pantani era fuori classifica e al primo accenno di vera salita, via la bandana e su, sui pedali a “menare il ritmo”; l’odioso texano, circondato da compagni di squadra, cede dopo poche pedalate.
Armstrong, favorito dal lavoro dei suoi gregari, recupera il Pirata quasi all’arrivo ma, in volata, vince l’italiano.
Ai giornalisti “Turbo” Lance dichiarò: “l’ho fatto vincere, per non sprecare energie”; Pantani, che non ricevette alcun regalo, andò su tutte le furie e giurò vendetta (agonistica) all’americano; purtroppo, per le amare e tragiche vicende che conosciamo tutti, quella rivincita non fu mai disputata!
Il secondo nemico di Armstrong è Filippo Simeoni: l’italiano, vincitore 2008 del Campionato Italiano di ciclismo e detentore della maglia tricolore, non è un rivale in gara, ma un vero e proprio nemico del texano nella vita.
Il Campione Italiano, nel 2002 dichiarò d’aver comprato delle sostanze dopanti dal medico di Armstrong e, rivelò senza problemi, che lo stesso dottore gli disse che anche il texano faceva uso di sostanze dopanti.
Da quel momento Lance dichiarò una guerra spietata all’italiano, fatta di minacce in gruppo e ritorsioni sportive e non; il culmine fu una tappa del Tour del 2004, quando Simeoni andò in fuga e Armstrong mise tutta la sua squadra a “lavorare” per riprenderlo.
Raggiunto il corridore lombardo, lo minacciò dicendogli: “Tu non puoi! Comando io!”.
Da allora, ci furono mille altri screzi tra i due; alla fine del 2007 Lance si ritira, ma senza grosse sorprese decide di ritornare in sella a fine 2008; decide di partecipare a Giro d’Italia e Tour de France.
E’ di oggi la notizia che la squadra della maglia tricolore Filippo Simeoni è stata esclusa dal Giro, a pochi giorni dalla partenza, senza una motivazione precisa da parte degli Organizzatori.
Il corridore Italiano ha dichiarato:”Secondo voi, chi c’è dietro la mia esclusione? Ora basta, sono arrabbiato e deluso, restituirò la maglia tricolore”.
Ancora una volta, lo Zio Sam è venuto in Italia a comandare.

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