COME LASCIARE IL SEGNO...

Dieci anni di bidoni rossoblucerchiati raccontati da Francesco.
1999-2009 10 anni di alti e bassi per il calcio rossoblucerchiato, forse ora davvero tornato ai livelli che tutti noi speravamo; Milito, Cassano, Pazzini e Thiago Motta, Matteo Ferrari e Palombo…giocatori sicuramente che qualche anno fa ci saremmo sognati!
Ma quanti giocatori-bidoni sono passati sotto la Lanterna?
Andiamo indietro giusto di due lustri e iniziamo a ricordare i rossoblù Marquet, Bolla, Carfora e Pelliccia…ma non dimentichiamoci di Eddy Mengo!
Di quest’ultimo giocatore, un terzino destro, i giornali genovesi dissero che fu sottratto alla Juve!
Forse non specificarono che il “furto” d’astuzia in sede di calciomercato fu perpetrato non alla “Madama ruba scudetti” ma evidentemente alla Juve Stabia…date le scarse abilità del giovane ex fermano!
Per la Samp quell’anno arrivarono Sgrò, che non esplose mai, il pacco “English” Sharpe, e il migliore amico di tutti i baristi di Nervi e Sturla…Catè Lemes Tozze!
Poi negli anni a seguire fu la volta di Macaluso e l’eterna promessa Zè Francis.
Scorrendo gli almanacchi arriviamo a Martino Traversa (ricordato per un espulsione gratuita in un derby di B vinto dal Genoa, per un fallaccio d’esasperazione su Carparelli), Bedin, Jurcic, Bolano e una piccola citazione anche per Massimo Marazzina, arrivato per esplodere a suon di gol e finito nel mirino dei tifosi della Sud.
Il Genoa, però non fu da meno: arrivarono il “metronomo” Breda, il veloce Rimondini e il panzer Sobczack; a seguire negli anni il nuovo Buffon di Tunisia, Chockri El Ouer, la pantera del deserto Mhadebi e l’oggetto misterioso Marius Sava…tutti “pacchi”!
Peccato però che anche negli anni a venire, i rossoblù si riempirono dei vari Mario Cvitanovic, Scantaburlo e Piotr Matys; toccò poi anche al “portierone” olandese Oscar Moens e al nippo-svedese Ishizaki.
La Samp, però rispose con una promessa del calcio giovanile, Biagio Pagano, ragazzo dotatissimo ma discontinuo e acerbo;poi fu la volta di un ragazzo del Sol Levante, rimasto famoso più per il coro dedicatogli alla Sud che per le sue gesta calcistiche: Yanagisawa.
Gli ultimi da citare in casa blucerchiata sono più “invenzioni” giornalistiche che geni del pallone; secondo i “maestri” della carta stampata arrivarono a Genova dei veri fenomeni: Kutuzov, Artipoli, Padelli, Zamboni, Zivanovic, Miglionico, Bonanni e Gulan…nessuno di loro ha lasciato il segno!
Nota a parte per il figlio di un nuovo “amico” della nostra Italia: Al Saadi Gheddafi, figlio del leader libico, giunto in blucerchiato più per motivi economici che calcistici.Il Genoa, nella storia recente fece vestire la sua gloriosa casacca a svariati “fenomeni” pescati qui e là per l’Italia e il mondo ma, tutti, dopo una breve esperienza lasciarono Genova; ricordiamo, con poca malinconia, Grando, l’uomo GEA Mamede, Giuntoli, Biasi, Pedro Lopez, Zeytulaiev, Lanza e Wilson.

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