La Corazzata Potemkin è una boiata pazzesca!

Tutti ricordiamo la famosa declamazione fantozziana alla proiezione del film per gli “inferiori” vessati dal capo maniaco del cinema d’essai. Un atto di ribellione comico all’interno del film (anche per la contrapposizione con pellicole di tutt’altro genere, tra le quali spicca “Giovannona Coscialunga”), ma anche una vera e propria requisitoria verso quella cultura impegnata – quella così seriosa che nelle università combatteva (combatteva!) la goliardia, quasi provocandone l’estinzione – che, soprattutto nei plumbei e ben poco memorabili anni settanta, riteneva degni di attenzione libri, film, pieces noiosissimi, articolesse paternalistiche, musica inascoltabile che si raccontava addosso. E solo di autori amici (e schierati). Con riverberi persino nelle arti figurative e nel design.
Ne facevano le spese eccellenti musicisti, attori, scrittori, spesso molto più bravi di altri ma, ahimè, non schierati, non sufficientemente impegnati, o magari – anatema! – non di sinistra.
Dato che siamo dichiaratamente revisionisti, faremo revisione anche di questo passato spazzatura. Anche perché odiamo i tromboni (e la nostra cultura ne è sempre stata piena), e perché ancora oggi – anche tra i giovani – c’è chi si ostina a dire che “La Corazzata Potemkin” è un film bellissimo e Totò un guitto da quattro soldi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Però non era una boiata ma una cagata pazzesca!...

:)