Nel silenzio

“Non ne prendono uno!”, viene da commentare spesso e volentieri quando – in presenza di delitti eclatanti o episodi inquietanti di vario genere – ci si interroga sul comportamento delle forze dell’ordine.
In realtà le cose non stanno così, ma è il solito discorso dell’albero che cade, che fa più rumore di una foresta che cresce. Molti colpevoli vengono assicurati alla giustizia, e le nuove tecnologie aiutano spesso a ricostruire vicende (e a dare volti a colpevoli) vecchie di decenni.
Tuttavia, una certa percentuale di questi eventi sfugge alla pur lodevole opera di magistrati, carabinieri e polizia. E nell’immaginario popolare restano spesso più impressi dei tanti casi che conoscono una soluzione. Come, del resto, è giusto che sia: in tanto o in poco che la questione possa appassionarci, succede che ci si trovi ad interrogarsi su chi possa aver commesso quel delitto così efferato, o sulla fine che ha fatto quella ragazza di cui non si sa niente ormai da cinque anni.
Qui, senza alcuna pretesa né di indagine, né di completezza, vogliamo provare a ricostruire sinteticamente alcuni dei misteri più noti accaduti negli ultimi decenni. Perchè non dimenticare è doveroso anche per chi di questi episodi è stato vittima. E, magari, da qualcuno potrebbe forse arrivare l’idea che nessuno aveva mai prima preso in considerazione, quella che cambia lo scenario, quella che aiuta chi è in difficoltà.

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